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Come rendere l’industria automotive più green: una possibilità è nella verniciatura dei veicoli

16 Dicembre 2021

I trasporti hanno un impatto sull’inquinamento atmosferico, soprattutto urbano. Attualmente, infatti, i veicoli sono responsabili di oltre un quarto delle emissioni totali di CO2 nell’Unione Europea. Non è un caso, dunque, che la Commissione Europea abbia messo a punto una nuova proposta che prevede l’uscita dal mercato delle auto più inquinanti a partire dal 2035. Inoltre, l’UE – per riuscire a prestar fede agli ambiziosi obiettivi definiti nel Green Deal – ha ritenuto necessario anche innalzare il livello di riduzione di CO2 già dal 2030, che dovrà essere meno del 55%.

Purtroppo, però, negli ultimi anni si è misurata un’importante crescita di consumi energetici e di rilascio di emissioni di anidride carbonica anche in un altro settore automotive, quello delle cabine e degli impianti di verniciatura per auto.  

Infatti, tra le quattro fasi principali del processo produttivo automobilistico – ovvero stampaggio, saldatura, verniciatura e assemblaggio dei pezzi – è la terza a comportare gli investimenti e i costi di gestione più dispendiosi.

La verniciatura consiste nel trattamento, nel lavaggio e nella stesura della vernice sulla superficie della scocca, ovvero della parte resistente della forma di un veicolo, costituita da un insieme di componenti di lamiera scatolata opportunamente lavorata. Tale processo di lavorazione richiede un ingente sfruttamento di energia che, conseguentemente, genera sia emissioni di CO2 nell’atmosfera sia scarti dei materiali da smaltire correttamente. Un esempio di materiale sprecato è sicuramente l’acqua. Infatti, il processo prevede che l’aria fuoriuscita dalla cabina di verniciatura sia sporca di particelle di pittura. Perciò, per essere depurata e ributtata all’esterno, viene convogliata su un letto d’acqua che, a sua volta, viene parzialmente trattata e recuperata, ma in percentuale maggiore, scaricata.

Ad oggi dunque, è diventato fondamentale ridurre l’utilizzo delle risorse complessive, con soluzioni sicure e flessibili che durino nel tempo e non sono poche le aziende del settore che hanno raccolto questa sfida e hanno ideato delle soluzioni più innovative per il potenziamento dei sistemi di verniciatura in ottica sostenibile. Di seguito ne analizzeremo qualcuno. 

Gruppo Geico Taikisha: la multinazionale italiana che porta la sostenibilità nei processi di verniciatura

Già nel 2005, la Geico Taikisha – multinazionale italiana a capitale italo-giapponese, leader mondiale nella realizzazione e progettazione di impianti automatizzati chiavi in mano per la verniciatura delle scocche automobilistiche – ha iniziato a trovare soluzioni efficienti per abbattere i consumi degli impianti di verniciatura. Con il lancio del suo Pardis Project, infatti, è stata la prima azienda al mondo a offrire un impianto di verniciatura a zero impatto ambientale, capace di ridurre i consumi di energia del 71,1%: si è passati, infatti, dall’utilizzo di 900 kWh impiegati per ogni scocca a 270,6 grazie allo sfruttamento di fonti rigorosamente rinnovabili. L’obiettivo, inizialmente previsto per il 16 giugno 2020 e nominato simbolicamente Energy Independence Day, è stato raggiunto addirittura nel 2017, con tre anni di anticipo.

In parallelo, il Gruppo, nel corso degli anni, si è impegnato anche nella riduzione degli sprechi d’acqua: Geico Taikisha ha introdotto infatti un sistema di filtraggio basato sulla polvere di bicarbonato di calcio che permette sia di conservare l’acqua sia di reintrodurre l’aria in cabina, in quanto non subisce variazioni di temperatura e umidità. Tale processo di “circolarità” ha permesso di ridurre i consumi energetici del 42% proprio perché non è più necessario prelevare aria da fuori e portarla poi alle condizioni ottimali per l’uso.

Per quanto riguarda, l’efficacia del suo prodotto, Daryush Arabnia, Amministratore Delegato e Presidente della multinazionale di Cinisello Balsamo, nel Milanese, ha dichiarato che: “le indagini di mercato mostrano che le case automobilistiche sono interessate a questo genere di novità. Con impianti che garantiscano costi di gestione più bassi, potranno ammortizzare in fretta le spese e incrementare i guadagni”. 

Ad oggi il Gruppo punta ad altro ambizioso obiettivo: creare, all’interno del suo centro di ricerca e innovazione, un prototipo che dapprima funzioni grazie all’elettricità derivata da fonti rinnovabili e, successivamente, un altro che utilizzi soprattutto idrogeno verde. Tutto entro il 2027, dunque con tre anni in anticipo rispetto all’Agenda 2030 dell’Onu.

Ppg mostra i colori della mobilità del futuro

Ppg, il colosso americano specializzato in vernici per auto, ha recentemente vinto un importante premio della British Coatings Federation (BCF) nella categoria “Innovazione sostenibile” dell'anno. Infatti l’azienda ha lanciato un nuovo sistema robotizzato MOONWALK® per la miscelazione delle tinte per la carrozzeria auto ottenendo il primo posto grazie al suo impegno dimostrato nella sperimentazione di materiali sostenibili e innovativi.

Come ha affermato il Regional Business Solutions Manager Timothy Nevell: “L'innovativo sistema MoonWalk di PPG consente di risparmiare manodopera, riduce gli sprechi e trasforma la sala tintometrica in un ambiente pulito e sicuro, stabilendo un nuovo standard per il mercato del refinish. I tecnici verniciatori e i responsabili delle carrozzerie beneficiano dell'estrema precisione dell'automazione del processo di miscelazione, migliorando il processo in termini di velocità, qualità e costanza colorimetrica”.

Nell’anno 2020, caratterizzato dall’emergenza pandemica che ha stravolto completamente tutti gli aspetti di vita sociale ed economica, Ppg si è mobilitata molto nella transizione verso una mobilità più ecologica e sostenibile, partendo proprio dalla rivisitazione delle proprie vernici, non solo dal punto di vista estetico ma anche tecnico.

Con il processo di trasformazione verso la trazione elettrica, l’azienda ha ideato nuove vernici che si adattino maggiormente a questo tipo di veicoli alternativi disperdendo adeguatamente il calore al loro interno e adattandosi ai nuovi materiali con cui vengono costruiti. Per esempio, l’azienda ha studiato un nuovo tipo di vernice utile per rivestire le batterie e ridurre il riscaldamento dell’abitacolo in estate, con una conseguente riduzione del consumo di energia causato dai climatizzatori. In parallelo, Ppg ha ideato vernici adatte anche alle auto a guida autonoma, creando dei colori compatibili con i sensori dei radar necessari nella guida assistita. 

Dal punto di vista estetico, inoltre, l’azienda ha pensato di utilizzare colori più brillanti, che si ispirino alle tonalità della natura, e che possano così far spiccare i veicoli elettrici tra quelli ad alimentazione tradizionale. Alla categoria di “so ethical” infatti appartengono le vernici legate a colori naturali come marrone, terracotta, sabbia rosata e ocra; “so conscious”, invece, predilige tonalità medie e chiare, caratterizzate da toni caldi e poco saturi come azzurro, petrolio, rame e bronzo.

ABB punta a ridurre gli spazi, i costi e l’impatto ambientale delle cabine di verniciatura

ABB – società leader mondiale in automazione e hardware elettrico – ha ideato un’innovativa soluzione di stazione di verniciatura per gli interni chiamata Compact Interior Paint che garantisce la possibilità alle Case automobilistiche di ridurre di un terzo le dimensioni delle loro stazioni di verniciatura per gli interni dei veicoli, ottenendo in questo modo un risparmio tangibile sia in termini di costi che di impatto ambientale.

Compact Interior Paint combina il lavoro di ben 13 robot con l’obiettivo di risparmiare spazio occupato dagli impianti riducendone l’ingombro delle loro cabine di verniciatura del 33% ma mantenendo sempre alta la capacità delle macchine di verniciare ogni tipi di veicolo, anche quelli di grossa cilindrata. Il lavoro contemporaneo di più robot consente di mantenere alta la produttività in caso di guasto: infatti, il robot funzionante rimanente potrà o aumentare la velocità per coprire il lavoro del robot non funzionante o aumentare il tempo di ciclo per coprire il robot guasto fino a quando non potrà essere riportato in linea. 

Come afferma Jörg Reger, Managing Director Automotive OEM per ABB Robotics: “La nostra Compact Interior Painting Station è un ulteriore passo del percorso per aiutare i costruttori di impianti del settore automobilistico a trovare nuovi modi per migliorare la loro flessibilità e ridurre i costi di produzione e il loro impatto sull'ambiente, laddove possibile. Eliminando la necessità di apparecchiature ausiliarie come il binario lineare e i ventilatori aggiuntivi, Compact Interior Paint Station può contribuire a ridurre significativamente i tempi e i costi di allestimento di una cabina di verniciatura. Grazie alla sua capacità di adattarsi a diverse configurazioni di cabine, e con un minor numero di articoli che devono essere installati e sottoposti a manutenzione, rappresenta una soluzione ideale per il retrofit di cabine di verniciatura esistenti”.

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Team Circular Mobility

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