L’incertezza sulla conferma degli incentivi per le macchine elettriche era uno dei fattori di freno per il settore, insieme alla crisi dei microchip e alla situazione mondiale attuale, aggravata dalla recente escalation militare in Ucraina.
Le ipotesi sugli incentivi per le auto elettriche 2022 e l'incognita ISEE
Le risorse stanziate per l’Ecobonus delle auto elettriche ammontano a 650 milioni di euro per il 2022, il 2023 e il 2024, quasi 2 miliardi in tre anni. La somma fa parte del Fondo Automotive, nato per supportare il settore nella transizione verso l’elettrico, che complessivamente ha una dotazione finanziaria di 8,7 miliardi di euro fino al 2030.
Nella decreto è prevista anche una fascia di mezzi con emissioni di CO2 più alte, una proposta che consente di comprendere nell’Ecobonus anche modelli del gruppo Stellantis, con benefici sugli impianti italiani, come Compass, Renegade, 500X (situato a Melfi) e Panda (Pomigliano d’Arco). Per l’acquisto di questi veicoli sono previsti incentivi più bassi, ma la soluzione rimane controversa: il MITE è quello che ha presentato maggiori dubbi sull’inclusione di modelli Euro 6 diesel e benzina; vorrebbe dire, infatti, continuare a vendere veicoli con motori tradizionali invece di puntare su quelli a più basse emissioni. D’altra parte la crisi del mercato riguarda tutta la filiera produttiva ed escludere completamente le auto con motore endotermico potrebbe avere gravi ripercussioni anche sull’occupazione nel settore.
Non ci sono novità all'introduzione di incentivi sulle auto elettriche legati all'ISEE anche per il 2022. La Manovra di Bilancio 2021 aveva permesso a chi aveva un ISEE famigliare inferiore ai 30.000 euro di accedere a contributi maggiori, un 40% di sconto sulle auto elettriche con prezzo non superiore a 36.600 euro e una potenza fino a 150 kW (204 CV). La misura era un’alternativa all’Ecobonus ma non risulta eseguibile per il 2022.
Incentivi per l'acquisto di auto elettriche: come funziona nel 2022 con e senza rottamazione
- per i veicoli full electric (0-20 grammi di CO2 al chilometro): 5.000 euro con rottamazione di un veicolo di categoria inferiore a Euro 5, 3.000 senza. Il tetto al prezzo di listino è di 35.000 euro, Iva esclusa;
- per le ibride plug-in, la fascia intermedia (21-60 grammi di CO2/km): 4.000 euro con rottamazione e 2.000 senza. Il prezzo massimo in questo caso è fissato a 45.000 euro Iva esclusa;
- per veicoli tra 61 e 135 grammi di CO2/km: 2.000 euro e solo in caso di rottamazione con prezzo di listino a 35.000 euro, Iva esclusa.
La riduzione del prezzo di listino, e quindi della gamma di auto acquistabili, sarebbe funzionale alla necessità di far durare di più gli incentivi ed escludere le auto acquistate prevalentemente dalle fasce sociali medio-alte e alte della popolazione.
Sempre secondo il decreto attuativo, nel 2022 le gli incentivi per l'auto elettrica saranno così suddivisi:
- alla prima fascia (fino a 20 grammi di CO2) andranno 220 milioni di euro nel 2022, 230 milioni nel 2023 e 245 milioni nel 2024;
- alla seconda fascia (fino a 60 grammi di CO2) spettano 245 milioni nel 2022, 235 milioni nel 2023 e 245 milioni nel 2024;
- per l’ultima fascia (fino a 135 grammi di CO2) sono previsti 170 milioni nel 2022, 150 milioni nel 2023 e 120 milioni di euro nel 2024.
Per quanto riguarda le agevolazioni sull'acquisto di auto elettriche con rottamazione, come in passato, il veicolo da demolire dovrebbe essere immatricolato da almeno dieci anni e intestato da almeno 1 anno all’acquirente di quello nuovo o a un suo famigliare convivente risultante dallo stato di famiglia.
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Ma questi incentivi valgono anche per il Noleggio a Lungo Termine di auto elettriche?
Rispetto alla bozza del decreto che circolava da qualche mese, è stato annunciato che gli incentivi statali saranno concessi soltanto alle persone fisiche (non alle partite Iva), escludendo quindi le aziende e il comparto delle flotte aziendali. Una decisione che risulta controproducente per gli obiettivi di riduzione delle emissioni e di maggior sicurezza della mobilità fissati a livello europeo.
Una piccola percentuale dei fondi è riservata, invece, alle aziende di car sharing per l’acquisto di veicoli meno inquinanti, mentre per i veicoli commerciali nuovi ad alimentazione esclusivamente elettrica sono previsti tra i 4 e 14 mila euro con rottamazione. Per questa particolare categoria i milioni stanziati sono 10 nel 2022, 15 nel 2023 e 20 nel 2024.
L’esclusione delle società di noleggio va anche in controtendenza rispetto alla forte crescita del Noleggio a Lungo Termine, precedentemente scelto quasi esclusivamente dalle aziende, anche tra i privati.
- risparmio: i costi di manutenzione delle auto elettriche sono ridotti rispetto ai costi di manutenzione dei veicoli endotermici, questo significa poter risparmiare notevolmente sull’utilizzo del mezzo con novità interessanti anche per l'assicurazione;
- mobilità senza limiti: guidare un’auto elettrica significa poter accedere alle aree ZTL ed ecopass, oltre alla possibilità di muoversi sempre in totale libertà senza dover sottostare ai blocchi, alla circolazione e giornate a targhe alterne;
- zero impatto ambientale: i veicoli elettrici non producono emissioni di CO2 e riducono l’inquinamento acustico.
Un altro aspetto da considerare è la distribuzione, ancora carente, delle colonnine di ricarica sul territorio, per cui era già stato presentato un piano di incentivi a fine 2021. Mentre viene implementata la rete di queste infrastrutture sul suolo pubblico, aumentano le opzioni per la ricarica domestica e si sperimentano nuove tecnologie come la ricarica wireless. Per il noleggio, invece, si può pensare a soluzioni su misura.
A questo proposito, SIFÀ consolida l’offerta del veicolo elettrico insieme all’infrastruttura di ricarica, integrati all’interno del canone del noleggio. Inoltre, la carta carburante DKV + Charge, offerta in esclusiva ai clienti SIFÀ, può essere usata sia per fare rifornimento con combustibile tradizionale sia presso le colonnine di ricarica elettrica.
In attesa di scoprire il decreto attuativo dell’Ecobonus 2022 per le auto elettriche, non bisogna dimenticarsi delle alternative per la mobilità del futuro, come gli e-Fuel e le auto a idrogeno, che potrebbero dare una svolta all’intero settore.
Articolo aggiornato in seguito al decreto DPCM Incentivi Auto 2022 approvato dal Consiglio dei Ministri il 6 aprile 2022.
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