Prosegue a pieno ritmo la crescita della rete di ricarica per le auto elettriche in Italia. In particolare ad aumentare sono i dispositivi per la ricarica domestica, cresciuti di ben otto volte in due anni. Cifra destinata a crescere ancora grazie agli incentivi sulle colonnine domestiche, approvati con il Dpcm di agosto 2022, di cui sono stati recentemente pubblicati i decreti attuativi dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Vediamo insieme i risultati dell’ultimo monitoraggio trimestrale delle infrastrutture di Motus-E e i dettagli degli incentivi per l’installazione di colonnine private.
I risultati del report
Nel primo semestre 2023 sono stati installati 8.438 nuovi punti di ricarica a uso pubblico (+80% rispetto allo stesso periodo del 2022), che portano il totale a 45.210. Ma è il dato delle ricariche domestiche a dimostrare l’interesse crescente per le auto alla spina: le infrastrutture private hanno superato quota 400.000 unità (+700% rispetto al 2021). Un numero importante che testimonia una sempre più diffusa apertura dei cittadini al trend di elettrificazione della mobilità, di fronte al quale gli automobilisti vogliono farsi trovare pronti prima ancora di avere un’auto elettrica in garage.
A migliorare la capillarità sul territorio che potrebbe spingere il mercato nella direzione dell’elettrificazione, anche il dato riguardante le infrastrutture sulle autostrade: sono una ogni 4 aree di servizio. “I notevoli passi avanti registrati dai punti di ricarica privati e a uso pubblico indicano che l’Italia si sta infrastrutturando in modo particolarmente virtuoso, per uno sviluppo della mobilità elettrica allineato agli obiettivi che il Paese si è dato”, ha commentato il segretario generale di Motus-E, Francesco Naso.
Le differenze territoriali
L’analisi evidenzia poi come il Mezzogiorno continui a recuperare terreno, con Sud e isole che contano il 23% del totale dei punti di ricarica italiani, scavalcando il Centro (21%), mentre il Nord Italia mantiene la leadership (56%). Tra le regioni è sempre in testa la Lombardia (7.657 punti di ricarica), davanti a Piemonte (4.514), Veneto (4.420), Lazio (4.351) ed Emilia-Romagna (3.966). Anche in questo trimestre la crescita maggiore si registra in Campania (+54% di punti installati rispetto al primo trimestre 2023), che ha fatto meglio di Lombardia (+15%), Liguria (+11%), Lazio (8%) e Sicilia (+7%).
“Estremamente importante sarà ora riuscire a mettere a terra tutti i fondi che il Pnrr ha destinato alle colonnine di ricarica – continua Naso –. Su questo dossier istituzioni e industria si stanno impegnando con la massima attenzione, per poter garantire all’interno dei centri urbani, ma anche al di fuori e sulle superstrade, lo sviluppo di una densa rete di ricarica ad alta potenza per tutti gli italiani”.
Gli incentivi sulle colonnine domestiche
Come molti ricorderanno il Dpcm del 4 agosto 2022 aveva introdotto un ricco contributo per installare punti di ricarica per auto elettriche nelle case private e nei condomini, con sconti fino all’80% sulla spesa prevista. Gli incentivi potevano contare su un fondo di 80 milioni di euro per due anni e sarebbero dovuti partire l’anno scorso, tuttavia la misura non era ancora diventata operativa. Adesso però il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha rimediato pubblicando i necessari decreti attuativi, per cui molto presto partiranno le domande per il Bonus colonnine domestiche 2022 e 2023. Per il biennio sono stati stanziati 40 milioni di euro. Il contributo massimo è di 1.500 euro per i privati e può arrivare a 8.000 euro per le installazioni sui condomini. Un incentivo che porterà ulteriori benefici all’economia del Paese: più del 70% delle wallbox vendute in Italia sono infatti prodotte nella Penisola e oltre il 50% del costo chiavi in mano è appannaggio dell’installazione, svolta da aziende e professionisti locali.
